Qui ci sono i Visitors: gli eroinomani. Li chiamano come i personaggi del telefilm degli anni ‘80 che divoravano topi e sotto un’apparente epidermide umana nascondevano squame verdastre e viscide.
Il tartufo è una truffa. Non perché costi sproporzionatamente caro: i tartufo è un mito, pertanto non ha prezzo; se usato bene, quindi non affogato nell’olio o banalizzato sui cibi crudi, ma affettato su fondute e burri tiepidi, il suo profumo non ha eguali in natura. Però, se tutti i “tartufi bianchi d’Alba” fossero tali, ad Alba i tartufi dovrebbero spuntare sugli alberi come le ciliegie. Invece si nascondono negli anfratti della terra presso le querce o i faggi. Per cui si va a far provvista altrove. A Zocca, il paese di Vasco Rossi, sull’Appennino sopra Modena. Ad Acqualagna, nelle Marche. All’estero, soprattutto in Croazia. Tartufi meno pregiati, meno profumati, e molto meno cari; venduti ovviamente a prezzo pieno.
Aldo Cazzullo, L’Italia de noantri
La prima cosa da fare, quando si vuol conoscere la storia d’Italia, è dunque astenersi dal leggere gli autori generalmente approvati; in nessun altro luogo si è conosciuto meglio il prezzo della menzogna, in nessun altro luogo è stata meglio pagata.
Stendhal, Cronache italiane
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