“Il cuore dell’Entroterronia comincia a Pietrelcina e finisce a San Giovanni Rotondo: l’arteria di Padre Pio. Vi prego, non trasformate san Pio nell’icona kitsch del Mezzogiorno superstizioso e tardone, che non investe in sviluppo e solidarietà ma in pacchiana paccottiglia e feticismo monumentale. A Rignano Garganico sorgerà una statua del santo di Pietrelcina alta 60 metri che costerà 10 milioni di euro. Sarà la millesima statua di Padre Pio, che è ormai dappertutto, perfino nei condomini e nelle stazioni di servizio del Sud”. Da questo progetto, sponsorizzato dal temuto frate Cionfoli, passato da Sanremo (“ma poi ti ho scritto solo grazie / per avermi dato tu la vita / ti ho scritto amore, solo amore / sì, sei tu il mio Signore / sei solo tu, sei solo tu…”) ai reality show, Marcello Veneziani è preoccupato. “Il disagio non nasce dalla diffidenza verso la devozione forte e diffusa a Padre Pio ma, al contrario, dal rischio che iniziative come queste squalifichino il santo, il suo culto e i suoi devoti. E alimentino la rinnovata ondata di antipatia verso Padre Pio cresciuta con l’uscita di libri e inchieste iconoclaste, pompata dai giornaloni del Nord…” Si vorrebbe qui rasserenare Veneziani. Ma quali inchieste iconoclaste: ogni anno escono su Padre Pio agiografie che avrebbero imbarazzato lo stesso santo, e la scrupolosa inchiesta del genovese Sergio Luzzatto pubblicata da Einaudi, cui forse Veneziani si riferisce, è semmai la consacrazione del frate di Pietrelcina come mito politico e culturale; non a caso, al portavoce del convento, Antonio Belpiede, il libro di Luzzatto è piaciuto molto. Ma quali giornaloni del Nord: Padre Pio è ormai il patrono-ombra d’Italia. Dell’intera Italia, del Mezzogiorno come del Settentrione. La sua immagine compare anche nelle stazioni di servizio del Nord. Ho visto il santino di Padre Pio incastonato nella cornice d’argento che racchiude la foto della famiglia Berlusconi, appoggiata sul pianoforte della villa di Arcore. Conosco la devozione a Padre Pio delle dinastie industriali albesi e langarole. Tra il razionalismo di Padre Gemelli e l’ascetismo medievale di Padre Pio, i fedeli liguri e trentini non hanno dubbi né più né meno di quelli campani e pugliesi. Anche Padre Pio è un fattore unificante, un flusso di energia salito da Sud a Nord, un segno dell’egemonia meridionale che piamente affratella l’Italia intera.
Aldo Cazzullo, L’Italia de noantri
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