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Pensieri, citazioni e riflessioni. Ginnastica per la mente e lo spirito

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Lavoro

Non mi piace il lavoro, a nessuno piace…

Non mi piace il lavoro, a nessuno piace, ma amo ciò che c’è nel lavoro, la possibilità di trovare se stessi.

Joseph Conrad, Cuore di tenebra

Ai tempi di Socrate chiunque veniva sorpreso a lavorare…

Ai tempi di Socrate chiunque veniva sorpreso a lavorare era considerato un  banausi  e come tale era disprezzato da tutti gli uomini di pensiero.  Banausi  in greco voleva dire manovale, ma anche volgare e ignobile. Persino Fidia, Prassitele e Policleto, i tre artisti più bravi di Atene, erano criticati per il loro mestiere. Dicevano gli ateniesi: “Sì, d’accordo, saranno pure bravi, però non possono negare che quando lavorano sudano come disgraziati!”

Luciano De Crescenzo, Il dubbio

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Il lavoro mi piace, anzi mi affascina…

Il lavoro mi piace, anzi mi affascina. Posso starne seduto a guardarlo per molte ore di seguito: godo di vedermelo vicino e l’idea di liberarmene mi fa male al cuore.

Jerome K. Jerome, Tre uomini in una barca

La cosa più importante di tutta la vita…

La cosa più importante di tutta la vita è la scelta di un lavoro, ed è affidata al caso.

Blaise Pascal, Pensieri 

La riduzione drastica del tempo di lavoro…

La riduzione drastica del tempo di lavoro costituisce una prima protezione contro la flessibilità e la precarietà. Per questo motivo deve essere mantenuto e rafforzato il diritto del lavoro, oggi nel mirino dei liberisti in quanto fonte di rigidità. Questo non può che facilitare la decrescita. Bisogna difendere dei minimi salariali decenti, contro le teorie degli economisti della disoccupazione volontaria, un’impostura del nostro tempo. È indispensabile un ritorno alla “demercificazione” del lavoro.

Serge Latouche, Breve trattato sulla decrescita serena

Si continua a lavorare, si lavora più di prima…

Si continua a lavorare, si lavora più di prima; ma che lavoro è, che cosa ha in comune con quello che ha riempito per millenni la vita degli uomini, da cui l’autostima per la capacità di guadagnarsi il pane, di essere utile agli altri, di partecipare, anche nell’occupazione più utile, alla società? Il lavoro che al risveglio del mattino ti indicava cosa dovevi fare, che senso aveva la tua fatica, anche nella pena, anche nella servitù. Si continua a lavorare, ma per un numero crescente di persone il valore del lavoro è mutato e più spesso scomparso.

Giorgio Bocca, Il dio denaro

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