Il Povero d’Assisi continua ad attirare interessi e a provocare occasioni celebrative. Patrono d’Italia, patrono degli ecologisti e di un sacco di altre cose, è senza dubbio alcuno il santo più celebre del mondo cattolico e uno dei personaggi più noti, amati e ammirati della storia dell’umanità. Per quel poco che di lui con certezza si sa, rifuggiva dalle cerimonie: eppure ogni anno la sua tomba riceve omaggi d’ogni genere. Riparava con le sue mani le povere chiese fatiscenti e insisteva sul fatto che quelle destinate alla sua fraternitas avrebbero dovuto essere spoglie e disadorne: eppure, è nel nome suo e del suo Ordine che sono stati eretti alcuni fra i templi più belli d’Europa. Proclamava il Vangelo unico sufficiente viatico per lui e per i suoi frati: eppure, gli uomini rivestiti del suo saio di sacco bruno invasero le università e divennero i protagonisti del rinnovamento della cultura filosofica e addirittura scientifica del Medioevo. Insomma, sembra proprio che nessuno più di lui sia stato al tempo stesso più onorato e più tradito.

Franco Cardini, Francesco d’Assisi