Sbaglia chi, con poco tempo, affronta l’Argentina a balzi di aeroplano. Non si riuscirà a capire questo Paese-continente volando da Buenos Aires alla Patagonia. Non si avvertirà il respiro della steppa patagonica. Il “nulla” è la dimensione di questa terra. Il vento è il compagno inseparabile: soffia senza soste, da occidente verso oriente e fa vibrare come corde di violini l’alambrado, le recinzioni delle estancias.

Andrea Semplici, Viaggiatori viaggianti. Da Bob Marley a Che Guevara

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