Le paure sociali e le paure politiche, generate dalle crisi, si trasferiscono sui mostri. E allore i mostri sono figli delle crisi, o meglio della crisi permanente che attraversa le società sviluppate del Novecento. Non si tratta, per l’immaginario contemporaneo, di una semplice acquisizione di paure e attitudini lontane, ereditate da mitologie e credenze antiche. L’immaginario odierno è stato drasticamente innovato dai media affermatisi nel Novecento, il cinema innanzitutto. E il periodo cruciale di questa innovazione coincide con una delle più terribili crisi del mondo sviluppato, la Depressione iniziata alla fine del 1929.

Fabio Giovannini, Mostri