Un organigramma-patchwork, assolutamente inconsueto, di collaboratori, sciolti ormai da riferimenti esterni, se pur ne avevano avuti, chiamati a operare nel quadro di un disegno che si sovrapponeva e, a un tempo, influenzava la politica economica italiana. Direi, anzi, che, pur non esplicitata, l’operazione globale di Mattei era sostenuta da una sorta di neopatriottismo nazionale, che dava ai colori dell’Eni, e a quanti li portavano, l’orgoglio di rappresentare un’Italia di cui andar fieri. Di qui l’amalgama che aveva unito, a opera di un leader geniale, un equipaggio delle più diverse, ma non casuali, provenienze, comprese quelle mussoliniana e comunista, reso omogeneo e coeso da una missione, con tanto di stemma e bandiera.

Mario Pirani, Poteva andare peggio