La descrizione più impressionante della Liverpool…

La descrizione più impressionante della Liverpool di quei giorni  (1963, ndr)  è di Nik Cohn: “Vi si trova uno stile oscuro, del tutto peculiare, forza, umorismo e prontezza, ma anche vera e propria violenza, ed è buio, molto buio. Quando chiudono i pub, gli angoli delle strade si riempiono di gente in attesa di qualcosa. Nessuno sembra sapere cosa fare, i club sono piccoli, pieni di sudore e inutili. I ragazzi hanno paura a scendere in strada da soli per il rischio di essere assaliti dalle gang. E’ l’America in Inghilterra: se si esce ci si prende inevitabilmente una botta in faccia”.

Georg Diez, Beatles contro Rolling Stones

Per dirla con le parole di Greil Marcus…

Per dirla con le parole di Greil Marcus – “il gruppo dei Beatles era più grande dei singoli componenti, ma i singoli componenti erano a loro volta così diversi e attraenti che il gruppo poteva significare tutto per chiunque. Non era necessario amare ciascun componente del gruppo per amare il gruppo, ma non era possibile amarne uno solo, senza amare tutta la band. Per questo motivo i Beatles diventarono più grandi di Elvis”.

Georg Diez, Beatles contro Rolling Stones

Un tale che a tredici anni…

Un tale che a tredici anni aveva scoperto il jazz e a quattordici Charlie Parker, uno che a diciassette anni aveva messo incinte due ragazze e che già solo per questo si sentiva portato per fare la popstar – uno che inoltre sapeva suonare maledettamente bene la chitarra, tanto da impressionare lo stesso Keith Richards.

Georg Diez, Beatles contro Rolling Stones

“Erano ironici, vivi e intelligenti…”

“Erano ironici, vivi e intelligenti: blandivano, divertivano ed entusiasmavano chiunque li incontrasse,” scrive Philip Norman, nel rievocare l’inizio della loro fantastica scalata al successo.

Georg Diez, Beatles contro Rolling Stones